Mi è appena saltata una lezione di cucito, la ragazza che doveva venire stammattina ha avuto un impervisto, così ne ho approfittato per fare una bella navigata e visitare alcuni dei miei blog preferiti. Ho visto che il blog di Roberta , una super creativa, aveva un post nuovo e, avida di novità, mi ci sono buttata. Il post parla della giornata internazionale senza sacchetto di plastica e invita, il 12 settembre, a non utilizzare borse di plastica ma di stoffa per fare la spesa. A parte l'ovvia nobiltà e utilità del gesto e dell'idea, mi sono entusiasmata per la "rielaborazione" di Roberta, che propone ad ogni creativa di postare una shopper con relativa spiegazione. Il 12 settembre è qui a due passi, mi sono detta, e non tutti sanno cucire, così sul mio blog ho deciso di rispolverare una mia passione: il Furoshiki!
Chi frequenta il CentrOlistico e i miei corsi è giàstato "ammorbato" a dovere sull'argomento (l'ho fatto diventare anche un mini corso da mezza giornata per impacchettare i regali di Natale) ma, nel caso in cui capitasse qui qualche nuovo avventore...
ecco di cosa si tratta: Il furoshiki (風呂敷) è qualcosa di magico: un semplice quadrato di tessuto con infinite forme e funzioni. Si tratta di un’usanza giapponese, anche se l’abitudine di avvolgere oggetti nella stoffa esisteva già nel Sudest asiatico e nel Medio Oriente.
In Giappone il governo ha fatto partire, nel 2005, una campagna di sensibilizzazione per incentivare il ritorno a questa bellissima usanza che, tra l'altro, non lascia scuse a nessuno: chi non ha in casa un telo o un vecchio lenzuolo? Bastano 2 nodi e la borsa è fatta!
Ecco qui lo schema dei Furoshiki più facili
E questo è un esempio fatto al volo con un telo preso in Kenya
1 commento:
..grazie per la condivisione..aspetto di vedere il tuo shopper!!
ti abbraccio
roberta
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