Con la scusa del trasloco ho dovuto mettere un po' d'ordine tra le cose che ho accumulato in questi anni... in fondo a un cassetto ho trovato una cosa che mi ha intenerito e che vorrei mostrarvi: i sacchettini che avevo preparato con mia mamma mentre aspettavo Michelangelo. In ospedale ci avevano detto di preparare i completini da mettere ai piccolini in ospedale, dividendoli in modo che se noi non fossimo state in grado di dire cosa prendere, anche i papà sarebbero stati in grado di dare informazioni. Ora, la cosa mi aveva turbato parecchio principalmente per due motivi:
1) Il parto sarebbe stato così devastante che alla fine non sarei neanche stata in grado di scegliere i vestiti per mio figlio...
2) Il mio dolore avrebbe rincitrullito completamente anche Max per cui Michelangelo di fatto si sarebbe trovato con due amebe come genitori...
Detto questo la cosa lasciava intravedere comunque la possibilità ci creare qualcosa di carino in attesa dello sconvolgente evento per cui sono andata a casa di mia mamma a frugare tra stoffe vecchi ereditate da nonne e zie per creare qualcosa di utile e allo stesso tempo carino. Se io sono una persona che tende ad accumulare sono comunque una dilettante in confronto a mia mamma: la vera accumulatrice della famiglia. Frugando tra i chili di roba ho trovato un vecchissimo lenzuolo di lino, un bel lino pesante, bianco sporco (forse un tempo era candido ma col tempo si è leggermente ingiallito acquisendo in fascino), stracciato e liso in più punti. L'ho preso e ho fatto 4 sacchettini rettangolari con la coulisse. Diciamo che avrei potuto accontentarmi anche solo del sacchettino, in fondo i vestitini ci stavano benissimo, erano divisi a prova di elettroshock ma non finivano ovviamente di piacermi così ho preso un altro lenzuolo, di cotone, anch'esso ridotto in brandelli ma che aveva il risvolto a fiori azzurri e verdi. Ho disegnato delle sagome di gatto sulla carta velina, le ho riportate sulla stoffa tagliate e cucite sui sacchettini a punto festone (credo che si chiami così, mia mamma insiste a chiamarlo punto Parigi ma credo che sia l'unica al mondo, non ho trovato nulla nè su internet nè sui vari libri che consulto). Ed ecco il risultato, un po' stropicciato al momento a dire la verità. Il lino si stroppicia facilmente, io non sono ordinata e i sacchetti risalgono a 5 (!!!) anni fa. Che bel ricordo...
E giusto perchè io non credo nelle coincidenze proprio stamattina mentre navigavo a caso tra blog creativi ho ritrovato una ragazza che avevo conosciuto via forum, con la quale ho condiviso gioie e timori della maternità che ha partorito casualmente lo stesso giorno in cui ho partorito io. Per caso: 2 ospedali diversi, 2 città diverse, stessa data presunta, diversa da quella che è stata poi la data di nascita dei nostri due bimbi: 27 luglio 2004. Il caso....
2 commenti:
Non ci posso credere Silvia, mi hai ritrovata in questo mare che è internet! Che coincidenza..
Mi fa un immenso piacere ritrovarti, dobbiamo recuperare un sacco di tempo!
Intanto complimenti per come hai sviluppato la tua idea ed i corsi che hai creato.
Un abbraccio
Ma che meraviglia, hai sempre delle idee originali e i tuoi sacchetti sono proprio belli.
...che dire poi dei ricordi che hanno risvegliato...... è vero, conservare le cose a volte serve solo a riempire un mobile che resta inutilizzato per anni ma, quando poi lo apri.....la vita ti avvolge e ti fa rivivere momenti stupendi, anch'essi stipati in un cassetto del cuore e in attesa di essere aperto.
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